Al Senato il Jobs act degli autonomi

28 Lug,2016 | News

Via libera ieri della commissione Lavoro del Senato al disegno di legge sul lavoro autonomo e quello agile.Il provvedimento, che passa ora all’esame dell’Aula del Senato, prevede da un lato misure di sostegno a favore appunto del lavoro autonomo, dall’altro introduce regole per lo smart working o il cosiddetto lavoro agile. Per quanto riguarda invece il lavoro autonomo, il testo amplia le tutele dei professionisti sul fronte dei pagamenti e del welfare e individua anche nuove ambiti di azione, quali l’attività sussidiaria rispetto a quanto svolto fino ad ora dalla pubblica amministrazione.

In questo senso il sottosegretario alla giustizia con delega alle professioni Federica Chiavaroli ha aperto un tavolo di lavoro con i rappresentanti delle professioni, sollecitandole a inviare le proprie proposte sulla materia. All’ultimo incontro, dove erano presenti anche due consiglieri Cnpi (Bertaggia e Prampolini) si è discusso di accesso dei professionisti ai Fondi Europei e al credito, di welfare e tutele previdenziali,ma anche di deducibilità dei costi per la formazione.

Inoltre si è discusso anche della mancanza di misure di “work life balance”,  di standard qualitativi della professione, di rivalorizzazione della professione, del ruolo di sussidiarietà delle libere professioni, cioè della possibilità di trasferire ruoli e competenze dalla pubblica amministrazione (costosa, inefficiente e in perenne arretrato) alle professioni. Un metodo che in un’ottica di «sussidiarietà orizzontale» trasferirebbe quote di lavoro e responsabilità in ambito libero-professionale, attenuando il deficit d’efficienza della pubblica amministrazione e costi fissi del settore pubblico ormai insostenibili.