All’estero con gli aiuti regionali per praticantato e coworking

25 Giu,2018 | News

Nuove possibilità per i giovani professionisti in cerca di una chance di formazione all’estero. Ce n’ è per tutti i gusti, per i praticanti un periodo di tirocinio all’estero pesa nel curriculum, per gli studi già strutturati si traduce invece in business e capacità di aumentare il proprio know-how ed espandersi in altri mercati. Con tre bandi regionali – due targati Ue e uno squisitamente regionale – professionisti in erba e studi già avviati possono adesso finanziare le proprie esperienze di lavoro nell’Unione europea e nei Paesi extra-Ue.

In Friuli Venezia Giulia il regolamento offre in via permanente e senza limiti di esaurimento finanziario percorsi di formazione e tirocinio all’estero organizzati da enti di formazione, strutture pubbliche o private, ordini professionali, accademie, scuole e università. Con una dote che può arrivare a 10mila euro, la Regione rimborsa praticamente tutto ciò che è connesso alla permanenza fuori confine, spese di formazione, viaggio, vitto e alloggio. Ad esempio, un periodo di formazione in Spagna (anche se già concluso) vale 921,28 euro al mese a copertura dei costi di soggiorno. Senza limite per la presentazione delle domande: il regolamento è strutturale e le risorse vengono riallocate automaticamente.

Lo stesso vale nel Lazio dove la vicepresidenza della Regione insieme a Laziodisu ha lanciato la seconda edizione di “Torno subito”, lo strumento anti-fuga di cervelli che offre 12,5 milioni (fondi Fse) in contributi a fondo perduto per la formazione all’estero dei giovani universitari e laureati. A patto però che il percorso si concluda tornando a casa e terminando qui il viaggio di istruzione. Unica eccezione è prevista per il praticante o lo studente che ottenga un lavoro nel Paese ospitante. Anche in questo caso è possibile pagarsi le spese di viaggio, vitto e alloggio per frequentare uno studio fuori confine per cui è ammessa la copertura delle spese da un minimo di un mese a un massimo di sei. Con l’avvertenza di presentare in fretta la domanda: lo sportello chiuderà il 3 luglio.

In Campania invece si parla di studi già avviati e non di tirocinio con risorse (fondi Fesr) per 15 milioni. La Regione rimborsa tutte le attività connesse a un programma di internazionalizzazione aperto anche ai liberi professionisti. E quindi coworking, ricerca di partner internazionali, consulenze, incoming di colleghi provenienti da altri Paesi Ue, ma anche comunicazione e spese per l’uso temporaneo di uffici oltre confine. Le domande vanno presentate online secondo un timing intermedio non rigido ma indicativo per evitare click day.

Tutte le info sui siti della tre regioni.