Dai Periti Industriali piena condivisione dell’Agenda del Governo Draghi

17 Feb,2021 | Primo piano

Dal Consiglio nazionale dei Periti Industriali arriva il pieno apprezzamento e condivisione degli obiettivi del nuovo Governo illustrati dal presidente del Consiglio Mario Draghi in aula al Senato.

“Innovazione, digitalizzazione, transizione ecologia, formazione e attenzione al lavoro autonomo”, commenta Giovanni Esposito presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, “sono i punti chiave per lo sviluppo del Paese e sui quali la categoria dei periti industriali è impegnata da tempo ed è pronta da subito a collaborare”.

“Accogliamo con grande favore l’attenzione riservata al tema della formazione tecnica”, dice Esposito, “elemento chiave per un paese nel quale la cultura tecnica e tecnologia è centrale non solo nei processi di sviluppo economico, ma anche in quelli di cambiamento sociale. Nelle sue dichiarazioni il presidente Draghi ha ricordato come nel quinquennio 2019-23 sia stimato un fabbisogno di figure nell’area digitale e ambientale pari a circa 3 milioni. Ecco perché dicono i Periti Industriali per evitare il rischio di bruciare tali nuove opportunità, è fondamentale investire su un modello formativo terziario in ambito tecnico ingegneristico in grado di coniugare saperi pratici a una solida base teorica di riferimento. La rilevanza che tale tema riveste, non solo per le categorie coinvolte, ma per il Paese stesso, richiede però un coinvolgimento di tutti gli attori interessati: istituzioni, mondo accademico e imprenditoriale dovranno lavorare insieme per progettare soluzioni coerenti con i bisogni della domanda di formazione.

Il plauso dei periti industriali arriva anche per l’attenzione ai temi dell’innovazione e della digitalizzazione. “La pandemia”, dice Esposito, “ha reso ancora più evidenti quanto il settore dell’Ict sia un bene primario per il Paese, necessario per garantire sicurezza, lavoro e servizi. Per questo è fondamentale spingere sulla realizzazione delle infrastrutture digitali per aumentare la competitività del sistema imprenditoriale e recuperare quel divario digitale abilitando a comunicazioni, scambi, connessioni senza ostacoli, favorendo la gestione dei servizi evoluti. Attraverso la realizzazione di queste infrastrutture digitali si valorizzano gli immobili (anche dal punto di vista economico), si migliora il decoro delle città e si creano nuove opportunità di lavoro (per la progettazione degli impianti, la costruzione e la loro manutenzione).

In tema di digitalizzazione poi sarà necessario rafforzare il progetto Transizione 4.0, strategico per l’innovazione tecnologica delle aziende. In tal senso per il Cnpi è necessario un piano complessivo coordinato che comprenda l’intera filiera produttiva, dalla progettazione alla realizzazione delle infrastrutture, fino alle pmi, in un’ottica di innovazione, semplificazione e competitività.

C’è poi il capitolo della transizione ecologica. Per i Periti Industriali è fondamentale proseguire verso la strada tracciata degli incentivi per l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico, “una rivoluzione”, dice Esposito, “per l’economia e l’ambiente. La legge potrebbe essere ulteriormente ottimizzata, rivendendo alcuni vincoli che ne limitano l’applicazione su larga scala. Siamo di fronte a una sfida epocale, uno spartiacque dei prossimi anni passa per la riconversione ecologica, opportunità straordinaria per le imprese innovative e per il mercato del lavoro. Una rivoluzione che deve essere guidata però da professionisti competenti e abilitati affinchè il meccanismo funzioni realmente”.

Infine in tema di lavoro autonomo, secondo i Periti Industriali è necessario valorizzarne ruolo e competenze, perché “tutelare gli interessi generali della collettività vuol dire anche rafforzare questo pilastro fondamentale riformandolo. Valorizzare le professioni tecniche secondo Esposito, significa semplificare l’attuale modello ordinistico e renderlo ancora più efficiente rispetto a un’utenza che ricerca servizi sempre più specializzati. Rendere le professioni centrali significa anche dare piena attuazione alle disposizioni in materia di sussidiarietà che possono alleggerire e semplificare le procedure, accorciando i tempi di risposta della pubblica amministrazione verso cittadini e imprese.

 “Alla luce delle intenzioni programmatiche illustrate dal presidente Draghi”, chiude infine il presidente dei Periti Industriali”, siamo convinti che il nuovo Governo le affronterà anche attraverso il confronto e il coinvolgimento con i professionisti. Per nostra natura siamo aperti all’innovazione e vogliamo giocare il ruolo di protagonisti in questa rivoluzione, pronti a collaborare per mettere in campo quelle riforme indispensabili per lo sviluppo del paese”.