Edifici a energia quasi zero: Cnpi parte attiva nel progetto

31 Lug,2017 | Primo piano

I periti industriali scendono in campo a supporto delle strategie di efficientamento energetico.La competenza dei professionisti, infatti, sarà messa a disposizione del programma di “Ricerca di sistema elettrico” voluto dal Ministero dello sviluppo economico, in accordo con l’Unità tecnica efficienza energetica dell’Enea, e finalizzato a conseguire l’obiettivo di edifici a “consumo quasi zero” richiesti dall’Unione europea. La Direttiva 2010/31/, Energy Performance Building Directive, infatti, impone agli Stati Membri requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici o delle unità immobiliari in un’ottica di raggiungimento dei livelli ottimali costo-benefici.

In particolare la direttiva prevede la realizzazione del Nearly Energy Zero Building (NEZB), edifici a “energia quasi zero”, ad altissima prestazione energetica cioè, in cui il fabbisogno energetico, molto basso o quasi nullo, è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili. Questi dovranno essere realizzati dal dicembre 2018 per gli edifici pubblici e dal dicembre 2020 per tutti gli edifici, pubblici e privati.

Proprio con l’obiettivo di monitorarne l’esistenza o la realizzazione e di guidare progettisti e decisori con esempi di tecnologie e buone pratiche, l’Enea intende avviare un osservatorio degli edifici a energia quasi zero, una mappa cioè di tutti gli edifici costruiti e certificati come Nzeb in cui è contenuta la definizione di Indicatori rappresentativi, la Raccolta dati relativi ad edifici Nzeb (prestazioni globali e dei singoli componenti e sistemi) in una apposita banca dati, l’elaborazione di schede-tipo e una mappatura degli edifici a energia quasi zero.

L’osservatorio conterrà, quindi, utili schede informative per ciascun edificio, in cui saranno evidenziati i nomi dei professionisti impegnati nella realizzazione e dei soggetti che faciliteranno l’acquisizione delle informazioni.