Equo compenso, una battaglia di tutti i lavoratori

8 Mar,2019 | Primo piano

La scelta di avvalersi di alte professionalità a titolo gratuito, in netta contraddizione con la previsione di equo compenso contenuta nella Legge di Bilancio 2018, è inaccettabile. Così le rappresentanze del Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche in una nota congiunta commentano il recente bando del Mef con il quale la “Direzione Generale Sistema Bancario e Finanziario-Affari Legali” del Ministero delle Finanze intende avvalersi della consulenza a titolo gratuito di professionalità altamente qualificate. Nel corso della passata legislatura la legge sull’equo compenso, fortemente voluta da CUP e RPT, ha posto un freno a questa deprecabile pratica, anche se la mancanza di concrete disposizioni attuative ancora ne limita l’efficacia. E una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 1215/2019) e il citato Bando del Mef continuano, dunque, a sostenere la legittimità della gratuità della prestazione. Per questa ragione, il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche ribadiscono con orgoglio la necessaria tutela dei diritti costituzionali poiché questa battaglia non è solo dei professionisti iscritti agli ordini ma di tutti i lavoratori.