Mediazione in salsa mediterranea per la risoluzione dei conflitti

28 Set,2018 | Primo piano

Progetti comuni e trasversali a più Stati nell’interesse di studenti e laureati che si posizioneranno sul mercato del lavoro diventando mediatori, cioè esperti della risoluzione amichevole dei conflitti. E’la mediazione in chiave internazionale, spinta tramite progetti comuni quella raccontata nella tre giorni del convegno internazionale “MEDIAZIONE MEDITERRANEA: qualità ed effettività nelle tutele extragiudiziali, quali scelte condivise per migliorare la giustizia? organizzato dall’università di Cagliari e con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine del Periti Industriali Laureati, e la partecipazione degli Ordini territoriali di Cagliari.

L’iniziativa,  dedicata al ricordo del mediatore ogliastrino Vittorio Aresu, che da presidente dell’ordine dei periti industriali di Cagliari spinse affinchè la categoria si affacciasse in questo nuovo mercato, ha permesso agli studenti dell’ateneo di confrontarsi con con più di cento docenti, magistrati, professionisti ed esperti di gestione amichevole dei conflitti provenienti da tanti Stati di quattro differenti continenti: Europa, America, Africa e Asia. Quindi parlare delle proprie esperienze nella gestione dei conflitti e, nello stesso tempo, imparare dagli altri Paesi. L’Università di Cagliari aderisce da anni alla rete internazionale degli atenei per la mediazione (CUEMYC) e con la tre giorni ha inteso sviluppare ulteriori collaborazioni istituzionali.

Con la collaborazione dell’Associazione Mediatori Mediterranei” – spiega Carlo Pilia docente di diritto civile e tutele extragiudiziali, “Cagliari e la Sardegna consolidano la riconosciuta posizione di capitale della Mediazione Mediterranea”. L’Università di Cagliari, tramite il Dipartimento di Giurisprudenza, da anni collabora con reti internazionali di atenei, uffici giudiziari, enti, centri di risoluzione dei conflitti, ordini professionali, associazioni di categoria e di consumatori, docenti, studenti ed esperti italiani e stranieri impegnati a sviluppare attività di ricerca, formazione e divulgazione della cultura della mediazione e, più in generale, delle tutele extragiudiziali.

“Noi siamo qui”  ha spiegato durante il suo intervento Pasquale Aru, presidente dell’ordine dei periti industriali di Cagliari, “e abbiamo fortemente creduto in questa iniziativa, per una visione. Perchè Vittorio Aresu, scomparso lo scorso maggio, ci convinse che anche noi periti industriali, da tecnici, avremmo potuto giocare la nostra partita in qualità di mediatori. Lui ci ha portato su questo sentiero, la visione era quella di andare oltre gli steccati delle nostre competenze e accettare la sfida che ora va ben oltre i confini italiani”.