Professionisti del futuro tra sfide e opportunità

9 Giu,2017 | Eventi

Quali sfide attende il professionista tecnico ingegneristico? Quali sono i mercati su cui puntare e soprattutto quali competenze dovrà possedere nell’immediato futuro? Attorno a questi interrogativi si svilupperà il convegno “Professionisti del futuro tra sfide e opportunità” organizzato dal Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati il prossimo 15 giugno a Roma.
Punto di partenza è l’indagine sulla categoria elaborata dal Centro studi del Cnpi che, nello scattare una prima inedita fotografia della professione, ha messo in evidenza la forte esigenza di rinnovamento percepita dai periti industriali. Un rinnovamento del resto indispensabile
se il professionista tecnico ingegneristico vuole continuare ad essere quel tramite indispensabile tra i vecchi modelli di sviluppo e i nuovi.
In questo scenario i periti industriali sono pronti a raccogliere la sfida del cambiamento: l’introduzione della laurea come titolo unico di accesso all’albo, l’impegno nella definizione di nuovi percorsi di laurea professionalizzanti e, infine, l’attesa riforma dell’ordinamento sono i pilastri su cui la categoria sta ridefinendo la propria identità e il proprio ruolo per rispondere in maniera più adeguata alle esigenze di cambiamento. A parlare ci saranno rappresentanti della categoria, e del mondo del lavoro e delle professioni, da Romano Benini, docente di politiche del lavoro dell’università La Sapienza a Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio, da Enrico Quintavalle, responsabile Centro studi Confartigianato fino al rappresentante dell’università, Federico Rossi, ordinario di fisica tecnica all’università degli studi di Perugia.

La giornata successiva, il 16 giugno si terrà, invece, la 68 Assemblea dei presidenti, consueto appuntamento di confronto tra i vertici e la base. L’assise di domani, però, sarà caratterizzata da un format diverso da quello tradizionale che vedrà attorno al tavolo del dibattito non solo i vertici del consiglio nazionale ma anche i dirigenti sul territorio. I presidenti rappresentanti delle diverse aree territoriali, infatti, saranno i relatori nelle tavole rotonde organizzate sulle tematiche cruciali per gli iscritti.

In particolare, verranno affrontate tre dimensioni chiave per il futuro della professione: l’innovazione dei mercati, dei servizi professionali e delle conoscenze oggi necessarie al professionista per stare sul mercato (da industria 4.0 all’efficientamento energetico), l’innovazione delle modalità organizzative dell’attività professionale (multidisciplinarietà, forme associative, ampliamento dell’orizzonte di mercato) e infine l’innovazione degli strumenti a supporto della professione: formazione continua, bandi, ma anche, in prospettiva, nuovi possibili servizi da erogare agli iscritti.

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