Ricostruzione territori interessati dal sisma, Rpt al Commissario: si chiariscano le sospensioni dei termini

16 Mar,2020 | Covid-19 proposte RPT CNPI

Un capitolo a parte è quello dedicato al tema della ricostruzione nei territori interessati dal sisma.

Nell’ambito del D.L. 9 del 2/3/2020 è presente una disposizione (art. 10 comma 4) che prevede, solo per i soggetti che sono residenti, hanno sede operativa o esercitano la propria attività nei comuni inseriti nella zona soggetta a limitazioni, che il decorso dei termini perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, comportanti prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione, nonché dei termini per gli adempimenti contrattuali, fosse sospeso dal 22 febbraio 2020 fino al 31 marzo 2020 e riprendesse a decorrere dalla fine del periodo di sospensione.

Con il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 marzo 2020 avente ad oggetto “ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale” si richiamano gli effetti del summenzionato decreto legge ampliando la cosiddetta “zona rossa” all’intero territorio nazionale.

Inoltre il Decreto prevede che le disposizioni contenute, quindi anche quelle summenzionate, producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

Risulta che gli Uffici Speciali e molte amministrazioni locali abbiano inteso sospendere le attività di front-office, mentre contrariamente alle disposizioni di cui ai decreti summenzionati le attività di terzi (imprese e professionisti) come prese visioni di gare, sopralluoghi obbligatori siano in corso su tutte le aree.

Purtroppo le attività legate alla ricostruzione richiedono l’accesso agli atti e l’interlocuzione con i tecnici delle amministrazioni avendo a portata di mano gli elaborati e le casistiche da discutere.

Si evidenzia inoltre che le imprese impegnate nella ricostruzione lamentano problemi di reperibilità dei materiali da impiegare nonché problematiche a raggiungere tutti i cantieri con gli operai previsti.

In conseguenza di quanto sopra, rilevato che lo spirito dell’ultimo decreto è quello di sospendere le attività e di restare a casa, visto inoltre che la gestione dei cantieri e delle gare per l’affidamento dei servizi e degli appalti non possono essere svolte in modalità di smart working, si richiedere che la Struttura Commissariale emani urgentemente apposito atto in cui chiarisca, viste le disposizioni summenzionate, che tutti i tempi perentori, regolatori e contrattuali (determinati da ordinanze, scadenze, bandi ecc.) previsti vengono sospesi dal 10 Marzo e torneranno a decorrere con successivi provvedimenti.