Un Manifesto per il futuro della categoria

9 Apr,2018 | Primo piano

Verso la costruzione di un Manifesto per il futuro della professione di perito industriale. Il Consiglio nazionale infatti in prossimità della scadenza del mandato 2013-2018, ha deciso di realizzare, con il contributo  dell’intera categoria, un Manifesto per il futuro della professione, vale a dire un documento che, a partire dai risultati raggiunti nell’attuale mandato, tracci le linee strategiche di azione per il futuro.
Questa iniziativa parte dalla consapevolezza che le sfide che attengono la categoria per i prossimi anni
sono numerose e impegnative, e dalla volontà al tempo stesso di delineare una piattaforma condivisa di lavoro che faccia da ponte tra presente e futuro, dando voce alle idee dei colleghi nei diversi territori.

Il manifesto però non ha l’obiettivo di rendere testimonianza del lavoro svolto, piuttosto di fornire a chi sarà chiamato a guidare la categoria nei prossimi anni, un’eredità in termini di conoscenza, visione e strategia.
Il manifesto raccoglierà visioni, strategie e linee di azione (strumenti, progetti) sui temi individuati come centrali per il futuro della professione, ovvero:
1. La riforma dell’Ordinamento professionale
2. I percorsi di laurea per l’accesso alla professione: una nuova realtà da costruire
3. Lavoro dei professionisti e nuovi mercati: aggiornamento delle conoscenze e alleanze
per l’innovazione
4. Le competenze professionali degli iscritti, tra rischio “erosione” e bisogno di tutela
5. Dallo studio all’Ordine, un modello organizzativo da innovare
6. L’Europa e le professioni regolamentate: l’evoluzione del quadro normativo tra rischi e
opportunità
7. La professione e la sfida demografica: tenuta, qualità e ricambio
8. Identità e immagine del perito industriale
9. Il welfare per il professionista e la sfida dei nuovi bisogni
10. La governance di categoria: strutture, risorse e modello organizzativo.

(Tutta la documentazione relativi ai diversi tavoli tematici è possibile trovarla su https://cnpi.eu/manifesto-per-il-futuro-della-professione/ )

Su questi temi i territori saranno chiamati a partecipare secondo il metodo OST (Open Space Tecnology), cioè un metodo di interazione costruttiva che si basa sull’auto-organizzazione e sull’interesse che ogni partecipante ha per un argomento. In sostanza i rappresentanti di categoria saranno suddivisi in tavoli di lavoro tematici, ciascuno dei quali dovrà confrontarsi e pervenire alla stesura di un Report condiviso di suggerimenti e proposte per il futuro della professione. Il confronto di idee tra professionisti operanti in aree e territori diversi servirà a individuare e descrivere una serie di proposte per una piattaforma di proposte che confluiranno nel Manifesto.