Lauree professionalizzanti, periti industriali prima sperimentazione

4 Lug,2016 | News

Dal numero programmato a una governance mista, dal percorso didattico a y a una grande flessibilità e autonomia.Attorno a questi principi, ma non solo, prende forma il progetto Lauree professionalizzanti, al centro della manifestazione “Conoscenza in festa” organizzata dall’Università degli studi di Udine con il patrocinio della Conferenza dei rettori e del Miur.

Diverse le novità emerse dalla due giorni di Udine dello scorso 1 e 2 luglio e che ha visto la partecipazione del Consiglio nazionale dei periti industriali e in particolare del consigliere Sergio Molinari intervenuto nelle diverse tavole rotonde sul tema.

Innanzitutto la sperimentazione: si inizierà con alcuni progetti pilota, per poche classi di laurea (a partire dalla L 9, ingegneria industriale), solo in alcuni atenei e proprio cominciando dalla professione di perito industriale.

La didattica: si pensa di utilizzare un modello ad Y (grazie alle leggi già esistenti) senza escludere ancora del tutto l’articolazione di 1/3, 1/3, 1/3 con una contaminazione dei tre momenti uno dentro l’altro. Per rendere questi percorsi ancora più qualificanti poi è stata lanciata l’idea del numero programmato con una selezione molto stringente per l’accesso.

Infine la governance, che dovrà essere mista, con soggetti esterni e al di fuori dei dipartimenti.

Per la buona riuscita di questo progetto la categoria ha dichiarato piena disponibilità attraverso tre canali in particolare: un’azione di orientamento degli studenti verso questi percorsi, una piena disponibilità degli studi dei professionisti per gli stage o i tirocini e entrando nel processo di costruzione della nuova governance.

Tutto dovrà essere pronto per partire dall’anno accademico 2017/18.