Codice Deontologico

Il codice di deontologia professionale è l’insieme dei principi e delle regole di etica professionale che ogni perito industriale, ogni società tra professionisti iscritta all’albo e ogni tirocinante devono osservare e ai quali devono ispirarsi nell’esercizio della professione. I principi in esso contenuti integrano le norme codificate dal diritto vigente. La violazione dei precetti, contenuti nel presente codice di deontologia professionale, costituisce illecito disciplinare.

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 Parametri per le controversie giudiziarie

Il Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1 (art.9) ha abrogato le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, e ne ha vietato qualsiasi riferimento nei contratti.

N.B. Questo foglio di calcolo costituisce un supporto per il calcolo dei parametri di cui sopra, ma non vuole e non può avere alcun valore formale o legale per la determinazione delle parcelle professionali, se non un riferimento informale.

A partire dal 17 settembre 2011, l’aliquota IVA è stata elevata dal 20% al 21%.
A partire dal 1° ottobre 2013, l’aliquota IVA è stata elevata dal 21% al 22%.
A partire dal 1° luglio 2012, per gli iscritti all’Albo dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, l’aliquota del contributo integrativo (EPPI) è elevata  dal 2% al 4% per i privati. Continua ad applicarsi il 2% in caso di prestazioni effettuate verso le Amministrazioni Pubbliche.

Normativa relativa alla professione di Perito Industriale 
Tirocinio

Il Tirocinio o praticantato per i periti industriali è stato introdotto con la legge n.  17 del 1990 (Modifiche all’ordinamento professionale dei periti industriali) che ha previsto un periodo di 24 o 36 mesi da svolgere presso uno studio di un professionista o un’azienda prima di chiedere l’ammissione all’esame di abilitazione alla professione.

Successivamente all’introduzione della suddetta normativa il Consiglio nazionale ha emanato la Direttiva che disciplina le modalità di iscrizione, di svolgimento del praticantato e del tirocinio, nonché della tenuta dei relativi registri.

Direttiva sul praticantato

La riforma delle professioni (Dpr 137/12) voluta dal ministro della giustizia Paola Severino ha ridotto il periodo di praticantato per i diplomati da 36/24 mesi a 18, confermando invece un periodo di 6 mesi per i laureati triennali. A seguito di quel provvedimento il Cnpi ha emanato il regolamento sul tirocinio pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 18 del 30/09/2014

Il 26 gennaio 2017 con Delibera 362/62 il Cnpi ha emanato la nuova Direttiva sul praticantato

Il 20 marzo 2008 il Cnpi ha deliberato la Direttiva sul Praticantato “Disciplina delle modalità di iscrizione, di svolgimento del praticantato e del tirocinio, nonché della tenuta dei relativi registri”.

 Convenzione quadro Miur-Mingiustizia-Cnpi per il praticantato durante il corso di studi universitari

Il 14 maggio 2018 è stata siglata tra il Ministero dell’Istruzione e dell’Università (MIUR), il Ministero di Giustizia e il Consiglio Nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati la Convenzione quadro che fissa le regole per lo svolgimento del tirocinio professionale (sei mesi) durante l’ultimo anno del corso di laurea triennale. L’accordo prevede per chi è iscritto a un corso di laurea triennale di svolgere i primi sei mesi di tirocinio obbligatori per l’accesso all’albo, già nel corso del terzo anno di studio con il riconoscimento di almeno 30 CFU.

Il Consiglio nazionale ha predisposto una bozza di convenzione che gli ordini territoriali possono utilizzare nel momento della stipula dell’accordo con l’ateneo di riferimento. La convenzione quadro nazionale, infatti, trova una sua applicazione concreta nel momento in cui i singoli organismi stipulano un accordo con l’università del territorio.