Nucleo centrale di monitoraggio su equo compenso: Ministero della giustizia e professionisti tecnici definiscono le modalità operative

10 Nov,2020 | News

Avviare concretamente l’attività di monitoraggio sulla corretta applicazione dell’Equo Compenso, affidata al Nucleo centrale di monitoraggio istituito presso il Ministero della Giustizia. È quanto si è deciso nella riunione operativa tenutasi nei giorni scorsi tra Ministero e Rete Professioni Tecniche. La RPT ha sottolineato la grande attesa da parte dei professionisti ordinistici nei confronti del monitoraggio sull’equo compenso. Soprattutto perché, con particolare riferimento all’applicazione della normativa relativa al Superbonus 110%, grandi aziende e general contractors stanno manifestando la tendenza al coinvolgimento dei professionisti dietro la corresponsione di compensi non adeguati. Gli stessi soggetti approfittano del meccanismo per trattenere cifre fino al 40% degli importi complessivi per attività non sempre effettivamente svolte.

La Rete, inoltre, ha posto la questione della Pubblica Amministrazione che, in taluni casi, si pone in contraddizione con l’applicazione del principio dell’Equo Compenso, come dimostra l’ultimo pronunciamento del TAR, in questo caso di Milano, che ha dichiarato legittimo che un professionista esegua una prestazione gratuitamente per la pa in cambio della pubblicità.